sabato 21 gennaio 2012

LA ROSA DEL SEDUTTORE EVOLUTO



In una recente intervista all'autorevole rivista Vanity Fair il noto pensatore Fabio Volo si è cosi elegantemente espresso sulla deficitaria capacità delle donne – quelle da lui conosciute nella sua lunga carriera di esigente e raffinato seduttore – di abbandonarsi senza remore al gioco dell'amore: "Piace alle donne che hanno un buon rapporto con il loro corpo, quelle che si toccano, che sanno anche cercarsi il piacere in proprio. Molte altre sono piene di paranoie. Perché le donne, attraverso il sesso, vogliono dirti chi sono, in senso lato, quindi niente autoreggenti, altrimenti lui pensa che io sia una puttana".

Senza la pretesa  di cogliere ogni sfumatura di questa a suo modo profonda ed elegante riflessione è pur sempre possibile riconoscere in essa la differenza che vi è tra il seduttore raffinato à la Fabio Volo e il seduttore evoluto. L'indole esigente del primo induce alla ricerca di donne per così dire già complete, già pronte per reagire in modo consono alle sue squisite raffinatezze amatoriali. Il secondo invece non ama qualità per così dire già pronte per l'uso, preferisce scoprirle, farle emergere, diventarne insomma coautore. Il primo esige sempre il meglio col rischio di rimanere deluso se scopre di non averlo a sua disposizione. Il secondo sa che le esperienze più gratificanti non cadono dal cielo, ma vanno cercate e scoperte anche là dove non allettano subito con stuzzicanti promesse.

 
L'abilità del seduttore raffinato è simile a quella di chi, alla ricerca di una rosa di pregio, entra dal fioraio e acquista la migliore. Il seduttore evoluto preferisce coltivarla la rosa, scegliere la piantina da cui dovrà crescere, seguirla con cura e sorprendersi del suo sbocciare. 

È probabile che il seduttore raffinato, una volta a casa, lamenti difetti e smagliature che nella fretta dell'acquisto non aveva notato. Ed è altrettanto facile che incolpi la rosa di non essere all'altezza delle sue sontuose aspettative. È invece impossibile che il seduttore evoluto la incolpi di non essere all'altezza delle sue esigenze giacché si sente corresponsabile di tutto ciò che lei è e che con lei accade. Eppure ha la possibilità di godere del piacere del tutto precluso al seduttore raffinato, quello di essere l'ispiratore e il coautore di come la rosa può piacevolmente diventare. 

Si tratta di un piacere che si insinua lentamente, che si genera dal prendersi cura di eventuali imperfezioni (le "paranoie" in termini voliani) con lo scopo di scoprire l'eros che nascondono. Il seduttore raffinato si lamenta e soffre di non godere del suo sogno erotico. Il seduttore evoluto sa vedere come in sogno lo sbocciare della rosa anche quando è ancora chiusa, sa immaginare di trovarsi "davanti [alla bellezza] in sogno, ma che alla fine, dopo aver a lungo con modestia giaciuto nel nostro cuore, si impossessa completamente di noi e ci riempie gli occhi di lacrime e il cuore di nostalgia" (Friedrich W. Nietzsche).

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