sabato 6 agosto 2011
I manuali di seduzione vengono scritti solo per chi non he ha bisogno?
Lettere al Perfetto Seduttore
Caro Perfetto Seduttore,
mi sono entusiasmato a leggere i tuoi consigli sulle frasi rompighiaccio. È sempre stato un mio problema cominciare a parlare con una ragazza. Mi avvicinavo alle meno carine perché pensavo che fosse più facile. Non ha mai funzionato lo stesso, forse perché provavo a fare lo spiritoso proprio nel modo che tu hai spiegato che non si deve fare. E così dicevo frasi come "complimenti alla mamma", "il tuo viso ha illuminato la mia giornata", "o tu sei la più bella del mondo oppure io non viaggio abbastanza".
Non è che me le fossi inventate io (non è che ho tanta parlantina), ma le avevo imparate da un altro manuale e visto che era sempre un fallimento quando ci provavo sono stato contento di leggere che era tutto sbagliato e tu consigliavi la cosa giusta.
Così ieri sera in discoteca mi sono detto: "Perbacco, se funziona è meglio andare diretti dalla più bella!". Così ho fatto e prima di buttarmi sono andato in bagno a ripassare per bene le tue frasi rimpighiaccio: "oggi soffro di amnesia, veniamo spesso qui insieme?", "complimenti per la tua borsa, che stile! Dove l’hai comprata?" (Se ha la borsa altrimenti orecchini, guanti o quant'altro), "Mi piaci e sembri una persona interessante! Sono Giacomo come va?".
Mi sono avvicinato speranzoso anche se molto emozionato: era la prima volta che ci provavo con una ragazza così bella. Ho dovuto aspettare un po' che finisse di parlare con un altro che ci provava pure lui. Appena ha smesso di parlare mi sono buttato e le sono andato proprio vicino vicino per dirle una cosa in un orecchio, visto che la musica era così alta. Sarà stata l'emozione di avere una bella ragazza così vicino, o il suo profumo che mi faceva quasi svenire, o altre cose che non so ma proprio non sono riuscito a dire niente e sono stato lì fermo come un salame. Poi lei si è allontanata di colpo, quasi spaventata direi perché ero lì che respiravo forte senza che mi venissero in mente le tue frasi. Dovevo dire qualcosa per salvare almeno un po' la situazione e così mi è scappato uno stupidissimo: "sei la ragazza più bella della discoteca". Anche se mi ha sentito è come se non avessi detto niente perché si è messa subito a parlare e a sorridere con un altro.
Sono molto deluso perché adesso anche se so cosa si deve dire il risultato è sempre lo stesso fallimento. Per te è certamente diverso, funziona sempre, credo, perché sei bravo e hai la parlantina. Però io che sono così imbranato cosa possa fare? Non è che hai scritto il tuo manuale per chi è già bravo?
Intanto bisogna dire che un manuale che attira lettori tanto sprovveduti si squalifica già da solo. "Dimmi chi ti legge e ti dirò chi sei" si potrebbe affermare parafrasando un detto ben noto. La lettera contiene tante ridicole stupidaggini che non mi sarebbe mai venuto in mente di postarla se non fosse stato per l'ultima frase. Nella sua ingenuità svela una verità che purtroppo ai più risulta nascosta: anche il migliore manuale del mondo non serve a nulla se colui che poi deve metterne in pratica gli insegnamenti non è pronto per farlo. Sarebbe come affidare una Ferrari a un pilota che non ha neanche la patente e poi chiedergli di vincere un gran premio. Per questo il Manuale del seduttore evoluto - a differenza degli altri manuali di seduzione - pensa soprattutto al suo lettore, lo vuole audace ma saggio, emotivamente coinvolto ma sereno.
Il Manuale del seduttore evoluto all'aspirante seduttore della lettera avrebbe insegnato come la grande felicità di una conquista non la si possa ottenere con formule magiche ma eventualmente in diverse tappe e ognuna con la sua impagabile felicità. Se si impara questo si imparerà anche ad accogliere la possibilità di un miracolo le rare volte che accade.
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