sabato 7 settembre 2013
LA GELOSIA FOLLE
Tra i fastidi che può comportare la condizione di seduttore evoluto uno dei più frequenti è quello di doversi confrontare con la gelosia della compagna o della moglie. Si tratta di una seccatura per certi aspetti inevitabile, ma non per questo meno molesta e, soprattutto, pericolosa se non affrontata con la necessaria rilassatezza e sensibilità d'animo.
Va detto subito che le situazioni meno impegnative sono quelle in cui la gelosia è vissuta in modo cosciente e si esprime in forme eloquenti e dirette. È vero che non è sempre facile resistere con la dovuta compostezza ad attacchi spesso tanto furibondi da far pensare di aver commesso il più efferato dei delitti. Eppure l'esposizione di fatti con almeno una parvenza di concretezza, anche se ottenebrata da un istinto annichilente, permette di reagire esibendo razionalità, rilassatezza e una coscienza immacolata giacché sono ben poche le circostanze che non si lascino spiegare come l'espressione della più candida innocenza. Del resto una delle qualità più importanti del seduttore evoluto è quella di avere l'accortezza di non mettersi mai in situazioni troppo imbarazzanti.
La prova più difficile si presenta quando la gelosia si manifesta in forme inconsapevoli e si incaponisce su fatti del tutto insignificanti a cui nessuna razionalità o rilassatezza può dare risposte sensate. “Tu non prendi seriamente le cose che dico”, “Non mi dici mai che mi ami”, “Ieri sera hai ricevuto un sms e hai fatto finta di niente” non sono che alcune delle possibili frasi che preludono a giorni di malumori e musi lunghi se non si reagisce nel modo opportuno. Sarebbe infatti un errore grave il prendere sottogamba tali manifestazioni di palese sproporzione tra l'evocazione di un dato di fatto e il comportamento che ne consegue. Basti ricordare Vasja Pozdnyšev, il personaggio nella Sonata a Kreutzer di Tolstoj che pugnala a morte la moglie solo perché la sorprende nell'esecuzione della sonata beethoveniana assieme a un musicista amico di famiglia.
Fornire mille spiegazioni, confessare la propria innocenza, non farebbe che aggravare la situazione perché suonerebbe come una pericolosa conferma di un dubbio che lei stessa non riesce nemmeno ad articolare. Mai come in questi casi l'eliminare, il ridurre, l'evitare si fanno comportamenti eclatanti e di grande impatto comunicativo. Tanto piccola e insignificante è la realtà evocata, altrettanto dimessa e sottotraccia deve essere la reazione. A volte bastano piccoli gesti come l'aprirle la portiera, lasciarle il passo o svuotare la pattumiera di propria iniziativa. A volte nemmeno questo basta, ma si sa che la vita di coppia ha i suoi rischi.
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