mercoledì 7 settembre 2011
LA FELICE SOLITUDINE DEL SEDUTTORE
Nella nostra società si apprezzano coloro che possono vantare un gran numero di amicizie. Chi sta spesso da solo e non è “popolare” non gode di grande prestigio. Sui social network il numero degli amici ha più o meno lo stesso valore del conto in banca. Per questo vi sono innumerevoli manuali che insegnano a essere una persona di eccellenti capacità comunicative e di esorbitante espansività. Lo scopo è quello di insegnare a essere il meno soli possibile. Nessuna felicità è concepita nella solitudine. La pubblicità ce lo ricorda in ogni occasione: vive contento chi si circonda di persone belle e sexi. La solitudine è esalta solo dove è compensata da valori che comunque presuppongono una buona compagnia: un diamante da esibire, un gelato da leccare.
I soliti manuali di seduzione non fanno eccezione: seduce soltanto – si vuole far credere – chi è sempre all'erta, sempre alla caccia di una conquista. Il seduttore evoluto ragiona invece esattamente al contrario: seduce chi è capace di stare da solo e di starci bene. Un seduttore evoluto, a differenza di un seduttore primitivo, non lascia mai l'impressione di avere bisogno di fare qualcosa per ottenere benessere e appagamento. Mettere poi in mostra il desiderio di un contatto fisico avvicinandosi senza remore a una persona attraente è un modo certo per farla scappare. Mai come in questo caso una impertinente vicinanza fisica produce una invalicabile distanza psicologica. La volontà di attrarre si risolve in un effetto repellente.
Un uomo può essere riconoscibile al meglio nella sua originalità e particolarità quando è da solo. Appena entra in contatto con altri l'esigenza di comunicare gli fa assumere un ruolo, indossare una maschera. I manuali di seduzione primitivi concepiscono l'approccio unicamente come azione di avvicinamento. In tal modo possono suggerire esclusivamente comportamenti standardizzati che rendono anonimo e irriconoscibile chi li compie. È allora istintivo prendere le distanza da chi si nasconde, non sa o non vuole comunicare chi è.
La strategia della comunicazione a distanza, le tecniche dell'indugio, del “nascondiglio” e della preparazione del “terreno” suggerite dal "Manuale del seduttore evoluto" permettono innanzitutto di mostrarsi come si è, per così dire “al naturale” senza la maschera stereotipata del conquistatore. Inoltre, aspetto connesso a questo ma di certo non meno importante, trasmettono una sensazioni di grande valore nella seduzione: il mistero di chi è in armonia con se stesso e non ha bisogno di cercare oltre.
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