venerdì 31 dicembre 2010

L'istinto e la spontaneità

Devo essere spontaneo?
Non esistono nella nostra civiltà le condizioni per vivere lasciandosi andare all’istinto e alla spontaneità. Il mondo in cui viviamo non è, infatti, solo il mondo della natura ma anche della cultura. Ognuno di noi si esprime attraverso le forme e i modi che si sono consolidati nella nostra civiltà, come i nostri interlocutori del resto i quali si aspettano innanzitutto comportamenti che tengano conto della “norma”, della consuetudine e delle pratiche correnti. La pulsione che attira verso una bella ragazza può essere resa accettabile e, dunque, trasformata in energia positiva solo se si dimostra di conoscere le consuetudini nei rapporti interpersonali.  La natura istintuale non va dunque né rimossa né negata perché, se gestita con cura, gioca un ruolo determinante nei comportamenti seduttivi. I sensi come la vista e l’odorato, l’impulso che li guida,  ci suggeriscono, per esempio, importanti informazioni sul come muoversi ed è dunque opportuno imparare ad ascoltare la loro voce.
Il paragrafo insegna al seduttore evoluto come si possa valorizzare l’istinto addomesticando tuttavia il proprio proposi in modo che la spontaneità si armonizzi con la proposta di un’immagine di sé attenta alle aspettative, alle esigenze e persino ai desideri di chi si ha di fronte. È bene che l’uomo conservi l’animale che ha dentro di sé. Deve però saperlo nascondere per liberarlo al momento opportuno.

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