sabato 4 aprile 2015

LA MEZZA VERITÀ



Tra le tentazioni più irresistibili dell'ebbrezza amorosa, soprattutto per certe indoli piuttosto teatrali, vi è quella di rappresentare in forme smaccatamente entusiastiche la propria felicità. Finché si tormentano amiche di lunga data con i quadretti più idilliaci e più kitsch, finché si portano amici a bere col solo scopo di dare all'alcool la responsabilità di penosi sbrodolamenti sentimentali di chi fino a quel momento amava vantare le più ciniche gesta conquistatrici, il danno si limita alla perdita delle amicizie, magari solo provvisoria, vale a dire limitata alla durata dell'ebbrezza sentimentale.

L'amplificazione del piacere attraverso rappresentazioni esagerate della propria felicità amorosa, per quanto ebbro possa essere lo stato dei due innamorati, non può in nessun caso avere un effetto duraturo. Il raccontarsi le cose non basta, occorre la presenza di elementi un po' più solidi affinché la vita amorosa possa definirsi adeguata alla sua felice rappresentazione linguistica. Se questa invece nasce unicamente dall'attenzione verso i propri desideri e non anche verso ciò che l'altro effettivamente è, se addirittura è solamente un premio alla propria vanità e una esibizione delle proprie abilità linguistiche, allora è inevitabile un repentino e rovinoso impatto con il duro terreno della realtà.


Tuttavia il seduttore evoluto gode della non comune prerogativa di trasformare anche un gesto linguistico altrimenti piuttosto ciarlatanesco in un umile ed efficace strumento di conoscenza reciproca e di comunicazione. Sa bene, non può non sapere, come ogni esaltazione, esagerazione ed ebbrezza amorosa non sia che una mezza verità. Il suo segreto è quello di sapere rinunciare con consapevole umiltà a tutta la verità al fine di dedicarsi a quella metà che in quel momento, solo in quel momento, si lascia esprimere soltanto in forme debordanti. Tra una verità completa e una parziale il seduttore evoluto non ha dubbi: sceglie quella che in quel momento gli sembra più bella e più utile. L'alba con la sue sobrietà, limpidezze e solitudini torna sempre in ogni caso, non vi è bisogno di anticiparla.

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