Non è certo sbagliata l'idea che la sessualità richieda, a un certo punto, una risolutezza decisamente separata dal garbo, dal tatto e dalla cordialità che di norma caratterizzano le buone intese tra i sessi. Si può anzi affermare, senza timore di passare per bruti, come in determinate circostanze sia opportuno sospendere la propria buona educazione affinché si liberino energie nascoste e si esplorino nuovi orizzonti di sensazioni, di intese e di piaceri.
La vita offre di norma numerose altre circostanze in cui è possibile manifestare il proprio animo nobile ed evoluto. È allora un peccato non cogliere le rare occasioni offerte dalla nostra civiltà per incontrare la natura selvaggia che si nasconde ancora in noi, la forza vitale che continua ad abitare i luoghi remoti del nostro essere. Questo è tanto più necessario se si pensa a come ogni energia repressa usi vendicarsi emergendo nei momenti meno opportuni, per esempio proprio quando sarebbe richiesta comprensione, affabilità e disponibilità. Conseguenze forse anche più negative per la coppia possono esserci se si è costretti a esibire deferenza e rispetto proprio quando ci sarebbe invece il bisogno di muoversi e di agire senza tante remore.
Da queste considerazioni piuttosto ovvie il seduttore evoluto non dovrebbe tuttavia trarre la conseguenza che la felicità sessuale sia direttamente proporzionale alla propria rozzezza e villania. Al contrario, la possibilità di esplorare fino alle estreme possibilità la natura umana incolta e prepotente è concessa a coloro che si dedicano con particolare attenzione alla relazione affettiva, che sanno provare empatia, solidarietà, fiducia. È la cura di tutti i caratteri positivi di una relazione a rendere possibili i momenti in cui ci si può serenamente dimenticare di essere le persone educate che siamo diventati. Solo in una relazione di forte intesa si possono vincere le paure di fronte alle dimensioni oscure nella natura dell'altro.
In questo senso possiamo considerare il recupero dell'animo selvaggio come una prestazione della cultura, della sensibilità e dell'educazione, dunque di ciò che più compiutamente caratterizza il seduttore evoluto. Un conto è radicarsi permanentemente in un'indole incolta e rozza, un altro è ritornarvi stando bene attenti sia a ciò che nel selvaggio è energia vitale, sia alle condizioni in cui sia possibile attingervi.

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