venerdì 17 ottobre 2014

LA SEDUZIONE DELLA BELLA VICINA




L’erba del vicino

Non vi è tentazione più allettante, anche per il più moralmente integerrimo degli uomini, di una bella vicina di casa. La scia di profumo che lascia per le scale, i suoi gesti e movimenti oltre finestre socchiuse, il suo stendersi in giardino con i primi soli estivi lasciano percepire nel bel mezzo della quotidianità quale ebbrezza regalerebbe l’avventura, la novità, la trasgressione. Si è ancora a casa propria, immersi nella routine quotidiana e vicino vicino, oltre un muretto di recinzione o addirittura oltre una debole parete, si aprirebbe la possibilità di spiccare il volo verso l’inedito, lo sconosciuto, l’inesplorato. L’erba del vicino appare sempre più verde a chi non può calpestarla e lo sguardo trova sempre qualcosa di più stuzzicante se può oltrepassare il limite di ciò che gli è familiare. 

Le occasioni poi per entrare in contatto con la bella vicina sono tanto numerose che si può stare ad aspettare tranquilli: il sale che manca nella sua cucina, i cavi per fare ripartire la sua macchina dimenticata con le luci accese, un gatto che deve mangiare e bere anche in sua assenza la inducono prima o poi a suonare di sua iniziativa alla porta. Il bello è che ogni contatto ne richiama subito un altro: a chi ha chiesto un po’ di sale si può chiedere in cambio al momento del bisogno un po’ di zucchero, qualche consiglio sulla manutenzione della batteria è sempre possibile e, in mancanza d’altro, ci si può sempre informare sulla salute del gatto. 

Nella seduzione però non esiste nulla di facile e il seduttore evoluto ha imparato da tempo come proprio le circostanze in apparenza favorevoli nascondano insidie inizialmente inimmaginabili. Il tentativo di seduzione della bella vicina è di certo uno dei più diffusi tra i molti casi della vita in cui la fantasia non regge lo scontro con la realtà. Ciò che all’inizio si presenta come il gioco più facile e piacevole del mondo può trasformarsi ben presto nel suo contrario e trascinare in un baratro da cui è difficile riprendersi.

L’aspetto più nocivo è che le difficoltà maggiori iniziano proprio quando la strategia seduttiva giunge apparentemente a buon fine. Ci si impiglia così in una rete inestricabile di problemi così, quasi senza accorgersene. Per questa ragione un manuale per seduttori evoluti – un manuale dunque che rispetti l’intelligenza dei lettori –  dovrebbe per onestà consigliare di desistere e suggerire piuttosto tutte le innumerevoli alternative possibili. Ma un manuale per seduttori evoluti è concepito e pensato per un lettore di intelligenza ben al di sopra della media. Non è dunque  del tutto da scoraggiare il tentativo piuttosto arduo per la verità di trovare in sé la leggerezza e il coraggio necessari per affrontare situazioni di grande complessità. Del resto sarebbe piuttosto riduttivo limitare il raggio di azione solo a quelle prede che si trovano a ragionevole distanza. Mai però come nel caso della bella vicina è indispensabile un’accurata analisi della situazione prima di compiere qualsiasi passo. C’è vicina e vicina e ogni approccio esige la capacità di discernere le particolarità di ogni condizione. Una prima piuttosto rozza ma fondamentale classificazione può essere la seguente: la vicina single, la vicina sposata o convivente. 

(Da: "IL MANUALE DEL SEDUTTORE EVOLUTO", pp. 94-95)

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