Che l'amicizia sia un valore sacro ce lo diciamo con grande serietà ogni volta se ne presenti l'occasione. Bisogna scendere di molto i gradini dell'abiezione morale per vendere proprio a un amico una macchina troppo usata come se fosse in buone condizioni. Per questa ragione vi sono sì consulenti finanziari disposti a collocare titoli tossici nel portafoglio titoli del fratello o del parroco, ma mai di un amico. Per non parlare poi degli avvocati matrimonialisti pronti a mettersi in combutta con l'avversario per fare scucire alimenti esorbitanti a un marito qualsiasi purché non sia un amico. Tra i beni più sacri e intangibili di un amico vi è ovviamente la sua donna. “Mai con la donna di un amico” è la regola ferrea verso cui tutti mostrano una venerazione incrollabile. Almeno in teoria, soprattutto in teoria. Basti ricordare come in letteratura, notoriamente fatta solo di parole, questo tipo di tradimento sfoci immancabilmente in tragedia. Finché il cornuto è reso tale da un tipo qualsiasi, la faccenda è tragica solo per il malcapitato, per gli altri è una commedia di cui si può ridere beatamente. Quando a tradire è invece un amico nessuno trova da divertirsi, si vive anzi in modo empatico il dramma di qualcosa che finisce per sempre: l'amore, l'amicizia e, spesso, la vita stessa. Questo avviene in letteratura, si diceva. Non sempre, anzi raramente nella vita e, tutto sommato, non c'è da dispiacersene troppo.
Nella vita vera si ha piuttosto la sensazione contraria e forse non è solo frutto di una fantasia malata e di una mente cinica il pensiero di come talvolta a tenere in vita una amicizia sia proprio la presenza di una donna. Ed è forse una esagerazione, ma forse anche no, pensare come proprio l'amicizia rappresenti una sorta di incentivo a concedersi una relazione extraconiugale. Non si cade in tentazione nonostante l'amicizia, ma proprio grazie ad essa. Innanzitutto, anche se non è bello dirlo, è proprio la fiducia dell'amico a far sì che si possa osare prima e anche di più del solito. Quale marito, del resto, vorrebbe mostrarsi geloso proprio dell'amico che si propone di riaccompagnare a casa la moglie? Per esempio dal corso di balli latino-americani se nessuno può passare a prenderla quando ci si trova fuori per lavoro. E poi può benissimo accadere che abbiano una passione in comune, la corsa dei cavalli, per esempio. Non è una fortuna potere andare soli e indisturbati allo stadio per la partita di calcio?
Quello che potrebbe poi apparire uno sfacciato corteggiamento, per esempio una serie troppo lunga di attenzioni o di sguardi insistiti e decisamente carezzevoli, ha l'innegabile privilegio di valere solo come una manifestazione dell'affetto verso l'amico che coinvolge naturalmente anche le persone a lui care.
Va comunque da sé che le opportunità migliori e meno rischiose si aprono dalla frequenza dei contatti. La conoscenza delle abitudini e degli spostamenti sono la condizione ideale per programmare un innocente incontro casuale. E a chi non è mai capitato di andare a cercare a casa un amico e di trovare solo la moglie?
Il seduttore evoluto, pur per sua natura molto scettico nei confronti delle circostanze favorevoli, non ha l'ambizione di mostrarsi moralmente superiore a coloro che, approfittando dei vantaggi dell'amicizia, si concedono al piacere di una prassi sociale rigettata solo a parole. L'unica sua accortezza è la consueta attenzione al rapporto tra i costi e i benefici. Non sono poi così frequenti le amanti che valgono un buon amico.

