giovedì 9 agosto 2012

PROVACI ANCORA!



Anche chi vanta una certa evoluzione nel campo della seduzione può sentirsi facilmente disorientato da un fenomeno che ne caratterizza la prassi: l'incertezza nell'effetto dei propri comportamenti, l'imprevedibilità delle reazioni che si suscitano. Un venditore di prodotti assicurativi o di aspirapolvere d'alta qualità ha una idea abbastanza precisa su ciò che deve fare e su ciò che deve evitare. Non sempre ha successo, ma quando ce l'ha è perché non ha fatto l'errore di atteggiarsi in modo sbagliato o di dire cose inopportune. In ogni caso può sempre suonare il campanello di una abitazione potendo  contare su un bagaglio di esperienze che gli suggerisce cosa dire e fare di fronte allo sguardo stranito di chi gli apre la porta.



Nella seduzione si ha inevitabilmente la sensazione di non potere contare su nulla di certo e che occorra ogni volta azzerare l'esperienza precedente. Ciò che ha funzionato una volta può rivelarsi del tutto inutile in quella successiva. Lo stesso CD, lo stesso Cuba libre, lo stesso braccio appoggiato con nonchalance sullo schienale del divano possono condurre sì a una notte memorabile ma anche a una notte solitaria e magari anche insonne.
 
Allo stesso disorientamento non sfugge chi, avendo acquisito in grado di evoluzione superiore, rivolge la propria intelligente attenzione a cogliere i segni della comunicazione verbale e non verbale della bella ragazza al fine di calibrare al meglio la propria strategia di approccio. Un sorriso della medesima grazia, la più solerte delle collaborazioni al dialogo, o anche addirittura la più conturbante delle conversazioni possono essere il presupposto che porta indifferentemente al coronamento o alla frustrazione di un desiderio.

  
Sarebbe però del tutto improprio, nonché paradossale, ricavarne a sua volta la certezza che sia solo il caso a decidere per noi e che dunque ogni parola e gesto siano del tutto intercambiabili. Anzi, proprio l'incertezza e l'imprevedibilità degli esiti esige una preparazione ancora più attenta. Solo che non tutte le abilità si curano e si esercitano come quelle manuali e pratiche. Ve ne sono talune che, anche se perfezionate al massimo, non danno mai la garanzia del successo. Nessun campione può essere certo di non fallire il calcio di rigore decisivo. Anche il più acclamato dei pianisti non sa come gli riuscirà il prossimo  concerto. In questi casi l'attenzione non deve dirigersi sulla scelta di cosa fare ma piuttosto su come si debba essere, sull'atteggiamento con cui affrontare la situazione
 
Tra i molti suggerimenti del Manuale di seduzione per evoluti i più utili in tal senso sono quelli che insegnano ad apprezzare l'imprevedibilità come la strada  più efficace per scoprire la vita nei suoi sapori più veri e autentici. Non si tratta dunque di ridurla il più possibile al fine di ottenere ciò che si vuole o si pensa di volere. Si tratta invece di accogliere l'incertezza sperimentando ogni volta ciò che suggerisce sì l'esperienza passata ma anche l'intelligenza, la sensibilità e l'intuizione attuale. Il seduttore evoluto è allora come un ricercatore che sperimenta: prova nuove combinazioni di elementi e si mette in curiosa attesa di quello che può accadere. Risultati insoddisfacenti non sono il segno di un errore del metodo, ma una componente essenziale della motivazione a provare di nuovo.

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