mercoledì 13 giugno 2012

SOLO PER EVOLUTI: LA SEDUZIONE DELLA BELLA SUBORDINATA



Uno degli argomenti più spinosi e controversi del manuale è senza dubbio la seduzione della bella subordinata. I numerosi commenti di natura morale che gli sono stati riservati non hanno risparmiato severe critiche mettendo sul banco degli imputati sia l'uno sia l'altra. Del maschio di potere si giudica molto riprovevole l'utilizzo della posizione superiore per ottenere favori non proprio leciti o al massimo destinati solo a coloro che se li “sudano”, magari con la loro disinteressata generosità o con altri strumenti ammissibili quali la simpatia, la serietà, la premura, il senso del dovere e quant'altro. Alla bella subordinata non è riservato un giudizio più mite, anzi!  Per chi ama proporre argomenti morali nulla appare più riprovevole del mettere sul mercato la merce del sesso per averne in cambio i più diversi benefici.

Il seduttore evoluto si limita a fare proposte nel campo che gli è proprio e il capitolo del manuale sulla seduzione della bella subordinata fa ciò che può e deve essere di sua competenza: proporre riflessioni su come trasformare la propria posizione in un'arma di seduzione valorizzandone le prerogative ma non nascondendone le difficoltà. Non si può però per questo
dire che il seduttore evoluto sia indifferente alla morale: la strategia evoluta ha, ambisce ad avere, una qualità estetica con una sua moralità intrinseca. La sua tensione, per esempio, ad addomesticare il disordine dell'eros in armoniche forme relazionali pertinenti alle rispettive posizioni porta infatti a comportamenti di natura etica. Non è difficile, inoltre, riconoscerne gli effetti per così dire edificanti anche per la bella subordinata e questo proprio perché le impedisce di cadere nell'inestetismo, o per chi vuole nel peccato, di cavalcare l'eros come strumento e non, eventualmente, come fine.

La principale esortazione del manuale al direttore o al primario o al principale è quella di non lasciare mai emergere in modo diretto un interesse di carattere sessuale. Questa rinuncia deve però accadere senza soffocare nessuna pulsione, anzi valorizzandola: ogni stimolo erotico deve essere tradotto nel piacere dell'autorevolezza portata da una ammirevole competenza professionale e da, almeno apparente, irreprensibile correttezza. Se è, come quasi sempre accade, la posizione distante e autorevole ad aprire all'eros la bella subordinata allora è opportuno consolidarla ed esibirla nella massima coerenza.

La strategia consiste poi nel preparare e attendere la circostanza in cui il sogno impossibile possa concretizzarsi senza tuttavia contaminarsi con la scabrosa
realtà. Il manuale suggerisce i tempi e i luoghi in cui l'ebbrezza possa essere vissuta pienamente senza essere toccata dalla sobria ma potenzialmente molto esosa quotidianità. Come la ragionevolezza della normalità non deve contaminarsi di aspetti irrazionali, così l'irragionevolezza deve avere la possibilità di liberarsi senza il timore che venga inficiata da squarci di razionalità. Il manuale insegna come solo chi sa controllare e dominare i propri istinti possa anche aprirsi ai momenti che li liberano senza remore evitando però successivi effetti collaterali di grande spiacevolezza. Una faccenda dunque decisamente da evoluti.

2 commenti:

  1. Proprio non riesco a capire come possa esserci "qualità estetica" in una seduzione che gioca sul potere. E' uno scambio del tutto venale. Parlerei più di economia, meglio di finanza, che di filosofia.

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    1. Il denaro semplificherebbe molto le cose perché le metterebbe in chiaro sul piano del dare e dell'avere. Il continuo contatto quotidiano, per esempio tra un principale e la segretaria, rende qualsiasi prezzo - dalla Mini nuova al monolocale - un compenso che abbisogna di continue integrazioni. Tant'è che spesso è più conveniente il matrimonio, comprensivo delle ingenti spese di un divorzio, piuttosto che sottostare al continuo stillicidio di pretese, non solo finanziarie. L'arte consiste nel sapere mantenere le distanze, nel sembrare un mare calmo e sereno anche se negli abissi si agita la tempesta. La distanza inavvicinabile è 'unico "motore" erotico con qualche garanzia di durata. Se vive e brucia la fiamma dell'erotismo allora possono esserci le condizioni del salto nella irrealtà - uno spazio temporale straordinario che non ha nessuna relazione con la quotidinità - così come si spiega nel Manuale. Va da sé che la lettura dovrebbe consigliare ai più di disistere vista la grande difficoltà dell'impresa. Chi poi pur avendo letto il manuale non vede la complessità della feccenda (vero Paolo?) è decidsamente meglio che non si faccia venire certe idee.

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