Tra tutte le predisposizioni d'animo negative la più deleteria per il seduttore evoluto è senza dubbio la paura: quella di sbagliare, di non essere all'altezza della situazione, di farsi male, fino a quella non meno dannosa di dovere portare la colpa di dolori altrui. È chiaro come il timore sia un elemento necessario in ogni nostra esperienza giacché – come per esempio si considerava nelle riflessioni sul pessimismo ragionevole – ci permette di affrontate esperienze importanti con la necessaria cautela. Del resto anche l'attenzione diretta a non provocare danni al nostri simili, in particolare a chi ci è più prossimo anche se solo provvisoriamente, è un aspetto decisivo di noi essere viventi giacché anche l'armonia ci appare un modo per scongiurare pericoli.
La saggezza del seduttore evoluto in fin dei conti si manifesta proprio nel sapere difendere ciò che dà piacere – sensazioni, parole, immagini, gesti, decisioni, scambi e così via – dall'attacco di elementi distruttivi. La sua arte è quella di costruire un tempo e uno spazio dove non possono entrare remore, riguardi e smarrimenti. Solo se il piacere è messo al riparo dalle preoccupazioni e dai timori dell'esistenza può dare il meglio di sé. Unicamente a questa condizione la stessa indole filosofica che si esprime altrimenti nell'indugio per riflettere, ponderare e discernere, ci suggerisce di lasciarci andare, di abbandonarci del tutto all'ebbrezza del godimento.
La saggezza del seduttore evoluto in fin dei conti si manifesta proprio nel sapere difendere ciò che dà piacere – sensazioni, parole, immagini, gesti, decisioni, scambi e così via – dall'attacco di elementi distruttivi. La sua arte è quella di costruire un tempo e uno spazio dove non possono entrare remore, riguardi e smarrimenti. Solo se il piacere è messo al riparo dalle preoccupazioni e dai timori dell'esistenza può dare il meglio di sé. Unicamente a questa condizione la stessa indole filosofica che si esprime altrimenti nell'indugio per riflettere, ponderare e discernere, ci suggerisce di lasciarci andare, di abbandonarci del tutto all'ebbrezza del godimento.
La saggezza sa dunque come il piacere sia incompatibile con qualsiasi sensazione di minaccia. Per questo ricerca un tempo e un luogo ben protetti e circoscritti. È un frammento in cui non deve entrare il tutto del nostra vita con il suo carico di esitazioni, pudori, riguardi, batticuori e quant'altro. La saggezza del seduttore evoluto gli permette così di vivere pienamente anche in un breve ritaglio di vita. L'abilità di sospendere al momento opportuno ciò che ci è di peso, di metterlo da parte affinché non sia di intralcio, è una qualità che appartiene a pieno titolo alla saggezza. In caso contrario ogni accortezza filosofica è fine a se stessa, non serve per vivere ma al massimo per rappresentarsi.

