Il capitolo sulla Seduzione on the road entra nel vivo distruggendo innanzitutto una fatale illusione: imparare una volta per tutte quale siano le parole e gli atteggiamenti giusti per rivolgersi a una bella ragazza con la prospettiva di allacciare una conversazione interessante. Questo manuale insegna dunque a diffidare dei manuali che mentre istruiscono il lettore attribuendogli compiti precisi, per non dire meccanici, gli negano ciò di cui ha più bisogno: la consapevolezza di dovere scegliere ogni volta come presentarsi. Tale scelta si avvale principalmente dell'attenzione a chi si ha di fronte, particolarmente nelle sue reazioni spontanee all'approccio. Per questo è fondamentale comprendere soprattutto dalla sua comunicazione implicita le possibilità che si aprono. L'unica regola che si esorta a seguire è di carattere generale nella strategia della seduzione: non rendere mai esplicita la propria intenzione. Anche se è improbabile che la bella ragazza sia tanto ingenua o distratta da non rendersene conto, è conveniente perseguire la meta ideale di scoprire le proprie carte solo ex-post.
Nulla è più difficile da nascondere di una messa in scena. Per questo probabilmente il modo più efficace per tenere ben nascoste le proprie intenzioni è quello di rinunciare a indossare maschere inadeguate alle proprie possibilità. Essere e fare solo ciò che si è capaci è nella maggior parte dei casi la scelta migliore. Se non si sa come muoversi è dunque opportuno temporeggiare, vale a dire farsi alleato il tempo sia per capire meglio chi si ha di fronte sia per attendere che ogni parola e ogni gesto diventino necessari.
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